Manifestazioni per l'obiezione di coscienza
Foto | Descrizione | Fonte |
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20 febbraio 1972 Roma, manifestazione in Piazza Navona durante la quale nove giovani dichiarano la loro volontà di rifiutare il servizio militare ed affrontare il carcere. Prima di iniziare vengono bruciati volantini precedentemente lanciati dagli "amicidelle Forze Armate" Così ne hanno parlato alcuni giornali ... |
Fondo personale di Claudio Pozzi |
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11 marzo 1972 A Torino, in piazza Lagrange, si svolge una manifestazione antimilitarista durante la quale gli obiettori Roberto Cicciomessere, Valerio Minnella e Gianni Rosa - che avevano sottoscritto la dichiarazione collettiva del 20 febbraio in Piazza Navona a Roma - bruciano le cartoline precetto. (ingrandisci le immagini per leggere gli articoli) |
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19 marzo 1972 Articolo su Settegiorni n. 249 sulla manifestazione degli obiettori in piazza Lagrange a Torino |
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Altri articoli: l'Unità - Nuovi Tempi |
Domenica 21 maggio
1972 Si svolge una marcia della pace da Formia fino al carcere militare di Gaeta dove è detenuto dal 21 aprile l'obiettore di coscienza cattolico Claudio Pozzi. Vi partecipano gruppi provenienti da varie parti d'Italia: da Roma vengono la comunità di S. Paolo, il Partito Radicale (presente anche Marco Pannella), il MIR e il gruppo antimilitarista; da Firenze la comunità della Resurrezione; inoltre gruppi provengono da Terracina e Napoli. Durante la marcia si distribuiscono volantini (testo) e vengono scanditi slogan del tipo “Obiettori liberi”, “Claudio libero”, “Sì all’obiezione di coscienza”, “Militare fallimento, obiettore sii contento”, “Generali dentro, obiettori fuori”, “I tribunali militari sono anticostituzionali”, “Pane, lavoro, giustizia e libertà”, “Le spese militari servono ai padroni”, “Nixon boia”, “Via la Nato dall’Italia, via l’Italia dalla Nato”, “No alle spese militari, sì alle case popolari”, “Non stateci a guardare, venite a marciare”, “Più case, più scuole, più ospedali, no caserme”. In un giardino pubblico i marciatori fanno un sit-in con discussione alla quale partecipano anche abitanti di Gaeta, inoltre, intonano canti antimilitaristi e di pace (testi). Una delegazione porta al comandante del carcere una mozione. Resoconto tratto dal diario della Comunità Shalom e pubblicato nel libro Uno spicchio di cielo dietro le sbarre, pagg. 177-179 (vedi bibliografia). |
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